La tecarterapia è una forma di diatermia che utilizza campi elettromagnetici per trattare i tessuti corporei. È ampiamente usata in Fisioterapia con particolare riferimento alla recente diatermia capacitiva e resistiva a media frequenza (0,5 – 1,2 MHz).
Applicazioni della Tecar Terapia
La Tecar Terapia può essere applicata in Fisioterapia su patologie muscoloscheletriche, neurologiche e viscerali:
- stiramenti
- contusioni
- distorsioni
- tendiniti
- tenosinoviti
- borsiti
- trigger point miofasciali
- osteoartrosi, pseudoartrosi, disturbi di consolidazione, algodistrofia simpatica riflessa (Sindrome di Sudeck)
- fascite plantare, sperone calcaneare
- lombalgie, cervicalgie, dorsalgie, coccigiodinie (dolori al cialis)
- lombosciatalgie, lombocruralgie, cervicobrachialgie
- nevriti, neuropatie
- emicranie, cefalee, vertigini, sinusiti, nevralgia di Arnold, meralgia parestetica di Roth, notalgia parestetica, nevrite (dolore) intercostale
- coliti spastiche
- broncopneumopatie croniche
- stress somatoemozionale con sintomi neurovegetativi
Effetti biologici della Tecar Terapia
L’effetto più evidente della Tecar Terapia è l’aumento di temperatura dei tessuti. Ma il campo elettromagnetico è in grado di esercitare sui tessuti effetti biologici a livello cellulare e molecolare.
Effetti termici della Tecar Terapia
L’azione del campo elettrico con la Tecar Terapia produce su un tessuto biologico due effetti:
- l’oscillazione e spostamento di cariche libere
- la rotazione di molecole polari alla stessa frequenza del campo applicato
L’aumento di energia cinetica a livello delle molecole (agitazione termica) si traduce macroscopicamente in un aumento di temperatura.
In particolare a frequenze inferiori a 10MHz il campo provoca un vero e proprio flusso di cariche libere (ossia una corrente elettrica).
Il tessuto oppone una certa resistenza elettrica al passaggio di corrente dissipando parte dell’energia in calore (effetto Joule). L’entità di tale dissipazione dipende dalla resistenza elletrica del tessuto, che dipende dal contenuto d’acqua. Le resistenze sono massime nei tessuti con poca acqua come il tessuto adiposo e l’osso.
L’aumento di temperatura utilizzato in fisioterapia va da un leggero rialzo termico fino ad un forte riscaldamento del tessuto (4 gradi). Si è verificato che innalzando da 35,5°C a 39,5°C la temperatura del gastrocnemio si hanno effetti biologici senza dolore.
Simili rialzi termici si ottengono solo con la Tecar Terapia.
Effetti viscoelastici della Tecar Terapia
L’innalzamento termico provocato dalla Tecar Terapia aumenta l’estensibilita del collagene riducendo la viscosità e la tensione dei tessuti. La Tecar Terapia si è dimostrata in grado di indurre rilasciamento muscolare e di diminuire la rigidità articolare.
La tecar terapia inoltre aumenta la produzione dei componenenti della matrice extracellulare tra cui i glicosoaminoglicani rendendo il tessuto più plastico. Questo consente all’articolazione di mantenere la mobilità acquisita dal trattamento manipolativo.
Effetti sui vasi sanguigni e linfatici
Il calore provoca vasodilatazione. Il ricaldamento profondo della Tecar Terapia determina dilatazione delle arteriole, dei capillari e delle venule per azione diretta o in risposta all’aumento di bradichinina e istamina.
Il sistema nervoso centrale reagisce con risposte riflesse ipotalamiche e del sistema limbico con un reset dell’informazione orto-parasimpatica.
I vasi linfatici rispondono al calore aumentando il drenaggio del fluido interstiziale in maniera direttamente proporzionale all’aumento di temperatura.
Effetti sull’infiammazione della Tecar Terapia
Il calore promuove l’infiammazione. Un riscaldamento (40-45°) moderato provoca una moderata risposta infiammatoria mediata principalmente dal rilascio di istamina e prostaglandine.
Negli stati infiammatori cronici o subacuti (sinusite cronica, tendinite del bicipite, epicondilite) è stato riscontrato un ottimo effetto della TECAR TERAPIA che accellererebbe il processo infiammatorio velocizzandone la risoluzione.
I motivi sono legati a:
- aumento della tensione d’ossigeno tissutale data dalla vasodilatazione
- attivazione dei macrofagi che rimuovono i metaboliti derivati dall’apoptosi cellulare con la risoluzione dell’infiammazione
- l’aumento del drenaggio linfatico facilita il drenaggio dei fattori del’infiammazione
- l’apoptosi cellulare è favorita dall’ipertermia, la morte cellulare favorisce il rilascio di citochine antiinfiammatorie che portano alla riparazione dei tessuiti lesi. Le citochine antiinfiammatorie (come il TGF-B) diminuiscono l’attività dei linfociti T e attivano la proliferazione dei fibroblasti e la sintesi di collagene ed elastina.
- l’ipertermia generata dalla TECAR TERAPIA determina sopra i 41° la sintesi delle Heat Shock Proteins proteine che coadiuvano il trasporto di altre proteine riparatrici da un compartimento all’altro della cellula. Le Heat Shock Proteins favoriscono processi anabolici e di riparazione.
- l’aumento del calore tissutale provoca l’aumento del metabolismo con l’accellerazione dei processi di riparazione. La velocità delle reazioni metaboliche aumenta di tre volte ogni 10° di rialzo termico secondo la legge di Van’t Hoff. Quindi durante il trattamento con TECARTERAPIA con un incremento di temperatura dei tessuti da 37° a 45° si otterebbe un metabolismo più veloce del 50%.
Effetti sul dolore della Tecar Terapia
La stimolazione dei termorecettori bloccherebbe la trasmissione del dolore a livello del midollo spinale (secondo la teoria del cancello di Melzack e Wall).
L’effetto analgesico dell’ipertermia sul nervo sensitivo motorio (sciatico popliteo) è data dalla conduzione ridotta degli impulsi dolorifici. Questo permette di dire che il calore generato dalla TECAR TERAPIA innalza la soglia del dolore.
La TECAR TERAPIA agisce anche sulla contrattura muscolare (spasmo) diminuendo le afferenze al midollo da parte dei fusi neuromuscolari e aumentando le afferenze da parte degli organi tendinei del Golgi.
Rispettivamente l’inibizione e l’attivazione di questi due riflessi da parte della TECAR TERAPIA provoca un effetto inibitorio sulla fibra muscolare e la risoluzione della contrattura.
La rimozione di fattori dell’infiammazione, come bradichinina e istamina, tramite la vasodilatazione favorisce l’effetto antalgico.
Effetti non termici della Tecar Terapia
La Tecar Terapia può provocare effetti biologici indipendentemente dall’effetto termico.
Questo avviene attraverso:
- effeti sulle proteine di membrana dei linfociti
- sintesi delle Heat Shock Protein, queste proteine di trasporto di preteine anaboliche vengono attivate anche in risposta ad onde elettromagnetiche non termiche
- modulazione dei canali del calcio con variazioni della concentrazione intracellulare di calcio
Si ipotizza che frequenze di 0,5MHz provochino polarizzazione di membrana. Le frequenze della Tecar Terapia (500 KHz) rispettano la costante di tempo di carica della membrana facilitandone la polarizzazione.
L’applicazione del campo elettrico alternato determina uno stress meccanico alla cellula con alterazione del doppio strato lipidico.
Questo può provocare una alterazione della permeabilità con influenza sui canali di membrana e con possibili fenomeni di elettroporazione cioè formazione di pori attraverso la membrana.
È inoltre possibile che questo tipo di campi possano generare fenomeni di proliferazione cellulare. Applicando ai condrociti campi elettrici capacitivi fino ai 1000 V con frequenze di 60 KHz si ottiene proliferazione in coltura con verosimile stimolazione dei processi di riparazione tissutale.